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Cliente confuso dal disordine della pagina Web

I 3 errori di design che fanno scappare i clienti dalle PMI

...e come risolverli subito per non perdere vendite.

Ho visto Siti Web di piccole e medie imprese così belli e curati nella grafica da sembrare vere e proprie opere d'arte. Peccato che, dopo pochi secondi di navigazione, i visitatori scappino via come se avessero visto un fantasma.

Ti dico subito una cosa: il design di un sito web non è solo estetica. È la tua vetrina digitale, il tuo miglior venditore, e la prima cosa che i potenziali clienti giudicano. Se la vetrina è rotta o confusa, non entrano, punto.

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai un sito ma non ti sta dando i risultati che speravi o forse stai per farne uno e vuoi evitare gli scivoloni tipici che purtroppo commettono la maggior parte delle PMI.

Dopo anni passati ad analizzare e ricostruire siti "falliti", ho identificato i tre errori di design più comuni e più letali che causano la fuga dei clienti e la perdita di vendite.

La buona notizia è che, con qualche piccolo accorgimento strategico, puoi correggerli subito.

Ecco l'indice dei tre errori che analizzo in dettaglio:

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Errore 1: la sindrome del sito lento e non-responsive

Ti è mai capitato di cliccare su un link dal tuo smartphone e vederlo caricare così lentamente da farti sospirare? Probabilmente hai chiuso la pagina prima ancora che la barra di caricamento arrivasse alla fine.

Se sei onesto, avrai notato che le tue abitudini di navigazione sono cambiate. Oggi la maggior parte del traffico web arriva da smartphone.

Lo dico senza mezzi termini: se il tuo sito è lento o non si adatta perfettamente a tutti i dispositivi mobili, stai perdendo clienti a una velocità incredibile!

Questo non è solo un errore di "design" superficiale, è un errore di esperienza utente (UX) catastrofico. Google lo sa e per questo penalizza i siti che non sono ottimizzati per la velocità e per la navigazione da mobile.

Le cause principali e come risolvere subito

Problema A: la lentezza elefantiaca.

La lentezza è spesso causata da:

  • Immagini non ottimizzate: carichi foto ad alta risoluzione, magari scattate con la reflex, senza comprimerle. Ogni singola immagine pesa come un macigno.
  • Hosting scadente: il tuo sito è su un server lento e congestionato, un po' come un'autostrada a una sola corsia nell'ora di punta.

Soluzione immediata:

  1. Ottimizza le immagini: prima di caricarle, ritagliale e comprimile. Ci sono strumenti online gratuiti per farlo. Non caricare mai un'immagine da 5 MB quando 200 KB sono più che sufficienti.
    Per saperne di più leggi il mio articolo Come creare le immagini per un sito web
  2. Passa a un hosting di qualità: se hai un'attività, spendere qualche euro in più al mese per un hosting performante è l'investimento più saggio che tu possa fare.

Problema B: l'incubo del non-responsive.

Il tuo sito ha un aspetto fantastico sul tuo computer in ufficio, ma su uno schermo più piccolo i testi si sovrappongono, devi zoomare per leggere e i pulsanti sono troppo vicini tra loro. È frustrante, vero?

Soluzione immediata (se non sei un tecnico):

  • Approccio mobile-first: quando chiedi a un'agenzia o a un professionista di farti un sito, devi pretendere che la prima cosa a cui pensino sia l'esperienza su mobile. Non accettare scorciatoie: un design responsive è la base per qualsiasi attività seria.
  • Verifica subito: usa lo strumento di Google per verificare la velocità della pagina analizzata. È gratuito e ti dice esattamente se e dove stai sbagliando.
    Però tieni presente che lo strumento di Google è molto severo (le scale da 0 a 100 devono valere sia per siti peggiori che per i migliori) e che è molto difficile raggiungere punteggi pieni sul mobile quando si usano CMS come WordPress o Joomla (cioè pagine non sviluppate in HTML puro) e quando l'hosting non è estremamente prestante (il che comporta costi elevati).
    Punteggi sopra il 40/50% sono già dei buoni risultati e lo stesso concetto vale per i Core Web Vitals.

Errore 2: il labirinto senza via d'uscita (navigazione confusa e CTA invisibili)

L'errore numero due riguarda la confusione e la mancanza di una guida.

Immagina di entrare nel tuo negozio o studio e il cliente non trova nessuno ad accoglierlo, non capisce dove si trova il prodotto che cerca e, una volta trovato, non sa come pagarlo.

È assurdo, eppure è esattamente quello che accade online quando la navigazione è un labirinto e le Call to Action (CTA) sono assenti.

A tal proposito potresti essere interessato a leggere il mio articolo Struttura Sito Web: l'albero del tuo successo.

Le PMI hanno bisogno che il cliente faccia una cosa sola: contattarle o acquistare. Se i visitatori non capiscono cosa devono fare dopo aver letto una pagina, non faranno nulla.
Finiranno per uscire e andare dal tuo concorrente che, magari, ha un semplice pulsante "Chiedi un preventivo gratuito" in bella vista simile a questo:

Le cause principali e come risolvere subito

Problema A: la confusione dei percorsi.

Menu con troppe voci, terminologie specialistiche, pagine di prodotti non collegate tra loro. Molte PMI credono che più pagine hanno, più sono professionali, ma il risultato è l'esatto contrario.

Soluzione immediata:

  1. Semplifica il menu: riduci le voci del menu principale a un massimo di cinque o sei. "Chi siamo", "Servizi", "Blog" e "Contatti" sono sufficienti nella maggior parte dei casi.
  2. Principio dei tre click: l'utente deve trovare l'informazione che cerca in non più di tre click dalla home page.

Problema B: l'invisibilità delle CTA.

La "Call to Action" è quel pulsante o link che invita l'utente a compiere un'azione specifica: "Acquista ora", "Prenota una consulenza", "Scarica la guida gratuita".

Molti siti di PMI nascondono queste istruzioni o usano colori troppo tenui,  tanto da farle sembrare elementi decorativi.

N.B.: questa insana abitudine dei colori poco contrastanti, oltre a essere controproducente per il tuo business perché non fa risaltare le informazioni importanti per il tuo cliente, impatta anche l'accessibilità da parte di persone con disabilità che devono faticare molto per leggere i contenuti.

Può interessarti questa lettura sul Regolamento Europeo sull’Accessibilità (EAA).

Soluzione immediata:

  • Rendi le CTA chiare e dominanti: usa colori a contrasto per i pulsanti che portano all'azione (verde, arancione o rosso, a seconda del tuo brand). Il pulsante deve "staccare" dal resto della pagina.
  • Ripeti l'invito: la CTA più importante non deve apparire solo alla fine. Inseriscila in alto ("above the fold"), nel corpo del testo quando parli del servizio e, ovviamente, alla fine della pagina.
  • Sii specifico: non scrivere solo "Clicca qui". Scrivi "Scarica il tuo preventivo in PDF" o "Chiama ora per un consulto gratuito". Specificità significa professionalità.

Errore 3: "Siamo i migliori!": il sito incentrato sull'ego, non sul cliente

Questo è l'errore di contenuto, che è il cuore del design. Entri in un sito e la home page è dominata da frasi come: "Siamo leader nel settore da 30 anni", "La nostra missione è l'eccellenza", o una foto aziendale di gruppo che dice poco o nulla.

Ti confesso una cosa: al tuo potenziale cliente non importa quanto tempo sei nel settore o quanto siete bravi secondo il tuo giudizio.

Dopo aver brevemente fatto capire di cosa ti occupi (spesso dalla home page non si capisce cosa faccia il professionista o l'azienda! ) L'unica cosa che gli interessa è: "Come risolvi il mio problema?"

Un design incentrato sull'azienda (sull'ego) fallisce perché usa un linguaggio autoreferenziale che non crea una connessione emotiva e non risponde alle domande fondamentali del visitatore. I clienti scappano perché non vedono un valore immediato per sé.

Le cause principali e come risolvere subito

Problema A: Il linguaggio del "noi".

Il sito parla solo dei tuoi prodotti, della tua storia, delle tue certificazioni. Nessuna traccia di come i tuoi servizi migliorino concretamente la vita o l'attività del Cliente.

Soluzione immediata:

  1. Passa al linguaggio del "tu": ogni frase chiave del tuo sito deve focalizzarsi sul beneficio per il lettore. Invece di "Offriamo servizi di consulenza fiscale", scrivi "Vuoi ridurre le tasse legalmente? Ti guidiamo noi."
  2. Identifica i benefici, non le caratteristiche: non vendere la matita (caratteristica), vendi la possibilità di scrivere un capolavoro (beneficio). Per la tua PMI, non vendere il software gestionale, vendi "più tempo libero e meno errori contabili".

Problema B: Assenza di prova sociale (testimonianze).

Il cliente, oggi, si fida molto di più di ciò che dicono gli altri clienti rispetto a ciò che dici tu. Non mostrare prova sociale è un errore di design che non crea fiducia.

Soluzione immediata:

  • Inserisci testimonianze reali e specifiche: le testimonianze generiche ("Ottimo servizio, lo consiglio") non valgono nulla. Usa testimonianze che raccontino un problema specifico e la soluzione che hai fornito ("Grazie a loro, ho dimezzato il tempo di gestione degli ordini...").
    Servizi come Google Maps (soprattutto per le aziende locali) e Trustpilot sono un ottimo mezzo per permettere ai tuoi Clienti di lasciare recensioni. Usali, sono gratuiti per le funzioni base!
  • Mostra i volti: se possibile, usa la foto o, ancora meglio, il logo aziendale del cliente che ti ha elogiato. So che non è sempre possibile ma, qualora lo fosse, aumenterebbe la credibilità del 100%.

Conclusioni: come trasformare il tuo sito da passività ad asset

Se il tuo sito web è afflitto da uno, due o tutti e tre questi errori, sappi che non sei l'unico. Anzi, ho deciso di riportare proprio questi e non altri perché sono quelli che riscontro più spesso quando faccio la mia Analisi preliminare SEO e UX GRATUITA.

La buona notizia è che tutti questi problemi nella realizzazione del tuo sito web possono essere risolti rapidamente e a costi ragionevoli, specialmente se hai l'aiuto di un professionista che sa dove mettere le mani.

In sintesi, per smettere di perdere clienti:

  • Sii veloce e mobile: non fare aspettare nessuno.
  • Sii chiaro e guidante: dì all'utente cosa deve fare, sempre.
  • Sii utile, non autoreferenziale: parla dei problemi del cliente, non dei tuoi.

Ricorda: un sito web non è una spesa, ma uno strumento di vendita che lavora per te 24 ore su 24. Ma, come ogni strumento, deve essere ben affilato e facile da usare.

Ora tocca a te: dai un'occhiata al tuo sito web con occhi nuovi. Quali errori stai commettendo?

Se vuoi chiedere ulteriori spiegazioni o se vuoi esprimere la tua opinione...

CONTATTAMI ORA!

Grazie per avermi letto fin qui!

Fabio Donna

 

 

 

 

 

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