Aprire un Sito Internet conviene?
12 minuti di lettura
Aprire un Sito Web non è sempre conveniente perché Internet non funziona come credi e l'apertura di un Sito potrebbe non essere la scelta giusta per te!
Prima ancora di chiedermi se conviene aprire un Sito Internet, molti mi hanno chiesto di realizzare un sito web per la loro azienda, per una piccola o media impresa, un e-Commerce, una vetrina per un artigiano e così via.
La prima domanda che ho posto a ciascuno di loro è stata «Qual è il tuo obiettivo?» e tutti hanno risposto (inutile dirlo) «Voglio vendere di più!».
Sì, anche se con parole diverse, il "succo" delle aspettative di chi si avvicina al mondo del web per promuovere la sua attività è racchiuso in questa frase.
Infatti, è convinzione diffusa che un sito Internet possa incrementare gli affari di un'attività a prescindere da quale sia l'attività, dal tempo che si dedica alla "cura" del sito Web e dai suoi contenuti, che sono uno degli aspetti principali che influiscono sul posizionamento e, di conseguenza, sulla visibilità e sulle possibilità di successo.
Molte persone acquistano un sito Web come se stessero acquistando del
Questa è la scena che immagino mentre parlo con alcuni clienti che mi contattano per realizzare un sito Web, convinti che il solo fatto di possederne uno porti automaticamente enormi guadagni, dimenticando che
«L'importante è che sia bello!», dicono.
Niente di più sbagliato! Anzi, spesso (ma non sempre) un sito con effetti speciali, animazioni, coriandoli, luci, laser e fuochi d'artificio è il modo peggiore per approcciare al mondo dell'e-Business, un mondo in cui bisogna catturare l'attenzione del visitatore nei primi 4-5 secondi dal suo approdo sul sito, senza mai dimenticare che, se qualcuno lo visita, è perché
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Sono frequenti i casi di siti esteticamente non eccellenti ma dai contenuti ben fatti che hanno ottenuto successi invidiabili.
Non mi metterò a scrivere numeroni e riportare statistiche per dimostrare l'attendibilità delle mie affermazioni (puoi cercarle autonomamente su Google). Vorrei soltanto esporre il mio punto di vista con parole semplici e, per farlo meglio, suddividerò i siti in tre macrocategorie:
I siti Vetrina
Questi, dal punto di vista prettamente tecnico, sono i più semplici da realizzare ma anche i più difficili da posizionare nei motori di ricerca, se si ha la pretesa di concorrere contro il mondo intero, a causa della povertà di contenuti e molto spesso anche a causa della scarsa dinamicità.
Lo scopo principale di questo tipo di siti è quello di coadiuvare o addirittura sostituire depliant e biglietti da visita "cartacei" e per questo il committente, spesso con budget bassissimi, non vuole inserire altre informazioni al di fuori della lista delle attività della sua azienda e/o dei suoi prodotti principali e i suoi contatti.
Per lui il sito rappresenta prevalentemente un punto di riferimento per i suoi clienti (
Fin qui nessun problema.
I problemi nascono quando l'idraulico Mario Rossi dice «Voglio un sito semplice, con la foto di mia moglie (altrimenti si arrabbia) e della mia cagnolina in prima pagina perché è tanto carina e sicuramente piacerà ai miei clienti, i miei numeri di telefono, l'indirizzo "imeil" (ovviamente su un dominio diverso da quello del sito ), non voglio perdere tempo a scrivere cose perché io c'ho da fa' ("io sono impegnato", per i non romani ) e voglio essere al primo posto su "gugl" cercando idraulico. Ah, mi raccomando, fammi un prezzo basso perché al massimo voglio spendere 200 Euro!».
Fino a qualche anno fa impegnavo ore nel cercare di spiegare a questo tipo di Clienti i motivi per cui potevo accontentarli soltanto nel realizzare, in pochi quarti d'ora, il sito esattamente come lo volevano e permettergli così di ammirare la loro cagnolina in qualsiasi punto del pianeta si trovassero, ma che questa sarebbe stata la loro unica gioia perché
Oggi, dopo aver avvisato il (non) Cliente che un sito così non gli serve e che può risparmiare i suoi 200 Euro e ottenere risultati migliori con una semplice scheda Google Business, mi limito a rifiutare il lavoro perché ho imparato che nessuno riuscirebbe a spuntarla con persone come il Mario Rossi di cui sopra.
D'altro canto sono sicurissimo che il nostro amico Mario troverà qualche nipote del cuGGGino del giornalaio che realizzi quello che lui desidera anche per 100 euro, forse anche gratis, oppure un mio collega, meno coscienzioso ma sicuramente più furbo del sottoscritto.
Parlando più seriamente, è invece possibilissimo creare un sito "vetrina" che ottenga buoni risultati (a volte ottimi, se la concorrenza nel settore e nell'area geografica è limitata), purché si rimanga con i piedi per terra e si tenga ben presente che non è detto che se un sito piace a noi, questo piaccia anche ai "naviganti" e ai motori di ricerca. Bisogna scegliere bene l'obiettivo e la strategia e soprattutto conoscere bene i possibili clienti e le loro abitudini.
I siti e-Commerce
Qui si entra in una sfera molto delicata perché spesso, troppo spesso in questo periodo di crisi nera, il sito e-Commerce rappresenta un miraggio di guadagno per persone senza reddito che cercano d'inventarsi un modo per portare a casa "la pagnotta". È infatti molto diffusa la convinzione che su Internet si venda qualsiasi cosa con facilità e con enormi margini di guadagno, dovuti prevalentemente all'assenza di spese fisse tipiche di un negozio "reale".
Quello dell'e-Commerce è un mondo spietato in cui per emergere bisogna avere una solida reputazione web che si acquisisce investendo molto tempo e denaro, ma spesso (quasi sempre, direi) non è sufficiente.
Non voglio dire che un sito e-Commerce che porti a casa profitti non sia realizzabile ma è molto, molto difficile, indipendentemente dalla bravura di chi ne studia la strategia, di chi lo progetta e di chi lo realizza.
Molto dipende dalla categoria merceologica in cui si vuole operare. Infatti, è abbastanza comprensibile che l'aspettativa di vendere on-line delle scarpe, avendo come concorrenti colossi come Zalando, possa essere facilmente delusa.
Attenzione: ho parlato di profitti, non di fatturato o, peggio, di incassato. Questa precisazione è d'obbligo perché mi sono accorto che spesso si perde di vista il fatto che un'azienda vive della differenza tra incasso e costi (inclusivi del tanto tempo speso per gestire il sito, i prodotti, le foto, ecc...) e se per incassare un Euro ne spendo dieci, forse ho sbagliato qualcosa.
A coloro che mi chiedono consigli su come realizzare un e-Commerce del genere, che ha scarse speranze di successo, rispondo così:
Mi è anche capitato di essere sospettato di rifiutare il lavoro perché "non avevo voglia di farlo" (come se io vivessi di rendita), mentre stavo solo cercando di comportarmi onestamente, rinunciando al mio guadagno pur di non far spendere inutilmente dei soldi al Cliente.
Ma... ma... ma... a titolo di esempio, se invece hai già un'attività con una buona reputazione, geograficamente circoscritta (in una particolare provincia, in una particolare città o addirittura in un particolare quartiere) e investendo un po' di soldi (non molti) vuoi accedere alla possibilità di vendere
Questo caso è migliore degli altri perché è possibile, anzi probabile, che il tuo Cliente "on line" sia lo stesso che di solito viene a guardare le vetrine del tuo negozio "reale" e che vuole approfittare della vantaggiosa offerta per una borsa un po' demodé ma di buona qualità che hai messo in vendita sul tuo sito e-Commerce per smaltire quello stock che hai in magazzino da molto tempo e che non riesci a vendere a prezzo "da negozio reale" perché quella borsa è passata di moda, ma è sempre una buona borsa.
Potendo venderla a prezzo super-scontato, perché sai che non dovrai perdere mezz'ora (il tempo è denaro) per convincere il tuo Cliente a comprarla nel tuo negozio reale, quella borsa rappresenta un vantaggio sia per te che per il tuo Cliente, che l'acquista volentieri perché ti conosce, si fida di te e di conseguenza del tuo e-Commerce.
Le probabilità di ottenere dei buoni risultati con un e-Commerce, ovviamente, migliorano nei settori a bassa concorrenza.
Effettivamente, sarà abbastanza semplice per qualcuno che venda "cavatappi con radio incorporata" apparire tra le prime posizioni di Google per queste keyword (per informazioni: "Long tail keywords" o "parole chiave a coda lunga").
Il problema è capire quante persone andranno su Google per cercare dei "cavatappi con radio incorporata" e quante di queste persone lo faranno perché vorranno veramente acquistarne uno e non per semplice curiosità!
Infatti, una "bassa concorrenza" è quasi sempre accompagnata da una "bassa richiesta".
«Ma allora non c'è proprio speranza di fare affari con un e-Commerce!», penserai.
Onestamente... qualche speranza c'è, così come ce ne sono sempre nella vita che altrimenti non avrebbe sapore. Solo che, in questo caso, le speranze costano e il prezzo pagato, in termini di tempo e denaro, non offre sempre il ritorno aspettato.
Ecco perché, prima d'impegnare i propri risparmi su un sito e-Commerce, è meglio rivolgersi a una persona competente, che abbia anche l'onestà di rinunciare alla sua parcella, dissuadendo il possibile Cliente, quando le probabilità di avere un ritorno d'investimento sono scarse.
Se vuoi approfondire l'argomento e-Commerce puoi leggere anche l'altro mio articolo Aprire un negozio on-line: l'e-Commerce conviene?.
I siti Blog
Moda del momento, i siti Blog sono sicuramente un ottimo passatempo, visto l'enorme impegno che richiedono da parte degli Autori.
Ma producono profitto? In alcuni casi (rari per la verità) sì. Ma il successo comporta un grande investimento di tempo e competenze molto elevate per scrivere articoli che suscitino l'interesse di decine di migliaia di persone per avere la speranza di guadagnare qualche Euro con le inserzioni pubblicitarie o con le affiliazioni.
Quindi, se il tuo obiettivo è il profitto, a meno che tu non abbia molto tempo a disposizione, una grande abilità letteraria e competenze approfondite su un argomento di largo interesse... lascia perdere.
Se invece lo scopo è prettamente ludico e vuoi soltanto parlare di un argomento che t'interessa, condividere le tue esperienze con altre persone, allora un blog è sicuramente un buon modo per farlo. E chissà che non tu non riesca, in futuro, a farlo diventare un blog di successo e anche a guadagnare qualche Euro... (Salvatore Aranzulla docet!)
Ma, in questo caso, il mio consiglio è d'iniziare con bassi investimenti, possibilmente
C'è anche un altro caso in cui un Blog può essere utile: quando lo si utilizza anche per "spingere", dal punto di vista della SEO, un sito di vendita prodotti e/o servizi, come nel caso di altraSoluzione.
Se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio di leggere l'altro mio articolo
Conclusioni
È importante
Il consiglio finale che posso darti è questo: se sai far bene qualcosa, se sei sicuro di poter offrire al pubblico un "valore aggiunto" rispetto ai tuoi concorrenti, pochi o molti che siano, allora inizia con piccoli investimenti, con un sito anche di poche pagine ma ben fatto dal punto di vista dei contenuti, che punti a guadagnare catturando il pubblico in piccole aree geografiche e in specifici settori. Non illuderti di poter diventare il nuovo Amazon (anche se te lo auguro ), ma è possibile (soltanto possibile) che tu possa arrivare a guadagnare di che vivere o di "arrotondare" un reddito già presente.
C'è un'altra cosa che devi assolutamente sapere: la realizzazione e la gestione di un sito web
Mi è capitato spesso di parlare con Clienti che mi dicevano di non aver il tempo per
Questi clienti chiedevano a me di fare queste cose!
Purtroppo io non conosco la loro azienda, non sono un avvocato, non sono un commercialista, non conosco i loro prodotti né i relativi prezzi, parlo soltanto italiano e inglese e di certo non sono un letterato né un interprete. Di conseguenza non posso fare queste attività al posto loro.
Quindi, parlando contro i miei interessi, se stavi pensando di fare un tuo sito ma sai già di non disporre del tempo necessario e di non poter delegare a nessuno i suddetti compiti, ti consiglio vivamente di ripensarci, prima ancora di spendere anche un solo minuto o un solo Euro per la realizzazione di un sito web.
Potresti essere interessato a leggere anche l'articolo Come scegliere una Web Agency.
Grazie per avermi letto fin qui!
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