Migrare da Joomla a WordPress: perché può essere un errore
Joomla o WordPress? Non seguire le mode potrebbe offrire alcuni vantaggi che forse non hai considerato.
Joomla o WordPress? Un argomento un po' spinoso, una di quelle decisioni che, nel mondo del Web, sembrano banali ma che in realtà nascondono trappole e, diciamocelo, parecchia confusione.
Negli ultimi anni, c'è stato un vero e proprio boom di WordPress. La gente lo ama, i sedicenti guru lo osannano e se non usi WordPress, beh, sei quasi un reietto digitale.
Ma ti dico una cosa: sono convinto che per molti, il passaggio da un CMS (Content Management System) robusto come Joomla a WordPress (che personalmente reputo un bellissimo… “giocattolo”) possa rivelarsi un clamoroso e costoso errore.
Hai presente quando tutti fanno la fila per l'ultimo modello di smartphone ma il tuo vecchio e collaudatissimo telefono fa ancora tutto benissimo e non ti dà neanche un problema? Ecco, a volte, l'erba del vicino non è affatto più verde. E io sono qui per darti qualche spunto per non farti trascinare dalla corrente ma per farti ragionare con la tua testa.
Indice dei paragrafi:
- Le statistiche: numeri da non confondere con la qualità
- L'architettura: una questione di DNA (e di complessità)
- La sicurezza: un aspetto estremamente importante
- L'aggiornamento e la manutenzione: il "peso" delle estensioni
- Il costo occulto della migrazione: tempo e denaro
- Quando ha senso restare su Joomla: i vantaggi che stai ignorando
- Conclusione: smetti di inseguire le mode e scegli con criterio
Le statistiche: numeri da non confondere con la qualità
Quando si parla di WordPress, il dato che salta subito all'occhio è la sua quota di mercato. Si parla di oltre il 40% di tutti i siti web, un numero che fa impressione.
Ma attenzione, i numeri non raccontano sempre tutta la storia!
WordPress è nato come una piattaforma di blogging semplice e accessibile. Per anni, la sua interfaccia è stata oggettivamente molto più user-friendly rispetto a quella di Joomla, che era percepito come più ostico dai meno esperti.
Questa semplicità iniziale è stata la vera molla della sua diffusione: chiunque poteva mettere online un piccolo sito o un diario personale con pochi click.
Questa adozione di massa, anche per siti piccolissimi o che nascono e muoiono nel giro di un mese, ha gonfiato enormemente le sue statistiche.
Attenzione, però! Questa facilità ha avuto un pesante rovescio della medaglia: ha permesso a tantissime persone di improvvisarsi sviluppatori web, creando siti con architetture precarie, prestazioni disastrose e manutenzione impossibile. E ancora oggi, questi sviluppatori improvvisati continuano a mietere vittime sul fronte della SEO e della stabilità.
Oggi, però, le cose sono cambiate. Con l'evoluzione di entrambi i CMS (penso ad esempio alla versione 4 di Joomla, che ha fatto passi da gigante nell'usabilità fino ad arrivare all'odierna versione 6) e con la necessità di appesantire WordPress con decine di plugin per farlo diventare un "sito aziendale serio", il gap di facilità d'uso si è notevolmente ridotto.
Joomla, invece, è spesso scelto per progetti più complessi e strutturati, siti aziendali, portali ed e-commerce di una certa importanza. È un po' come confrontare il numero di biciclette vendute con il numero di camion: entrambi servono a spostarsi, ma hanno architetture, scopi e volumi di vendita completamente diversi.
Il mio punto è: non farti abbagliare dalla popolarità. Devi chiederti: il mio progetto è più una bicicletta o un camion? Se è più vicino al "camion", la piattaforma più diffusa non è necessariamente la migliore.
Sono talmente convinto di queste mie affermazioni che come Web Agency, contrariamente a molti "acchiappatutto", ho rinunciato completamente a lavorare con WordPress perché, pur rimettendoci in termini di business, voglio offrire ai miei Clienti soltanto il meglio.
L'architettura: una questione di DNA (e di complessità)
Qui si entra nel tecnico, ma cercherò di essere il più chiaro possibile. La differenza fondamentale tra i due CMS sta nella loro architettura di base.
- WordPress: la sua struttura è orientata al contenuto unico. È nato per gestire articoli di blog in ordine cronologico. Quando devi creare strutture dati più complesse, categorie e relazioni particolari, devi appoggiarti a plugin esterni e, spesso, fare un sacco di acrobazie.
- Joomla: è progettato fin dall'inizio per gestire strutture e relazioni più complesse (articoli, moduli, componenti, template). Offre un controllo nativo e granulare sui contenuti e sui permessi di accesso che su WordPress è ottenibile solo con estensioni pesanti o sviluppi personalizzati.
In pratica, se devi costruire un sito con diverse tipologie di contenuti che devono interagire in modo specifico (ad esempio un catalogo prodotti, un'area riservata avanzata, o listini prezzi), Joomla ti offre gli strumenti per farlo "di serie", con un codice pulito. Su WordPress, devi assemblare pezzi e sperare che non litighino tra loro.
Soprattutto se il tuo sito Joomla attuale è complesso, non è saggio migrare su WordPress perché rischieresti di dover ricreare con fatica una complessità nativa attraverso decine di plugin. E credimi, più plugin = più problemi.
C'è anche un altro aspetto di carattere economico sul lungo termine: se si usa WordPress stracarico di plugin per ottenere funzioni già incorporate in Joomla, sarà necessario pagare un hosting più performante per non vedere WordPress cedere sotto il preso del codice e un hosting performante costa molto di più di uno "normale".
Insomma, a parità di prestazioni, il costo annuale di WordPress è maggiore rispetto a Joomla.
La sicurezza: un aspetto estremamente importante
I CMS sono software e, come tutti i software, possono avere delle falle.
Il punto è che WordPress è un bersaglio molto più grande!
Essendo il CMS più utilizzato al mondo, attira l'attenzione della maggior parte degli hacker malevoli.
Quando qualcuno trova una falla su WordPress, potenzialmente può attaccare milioni di siti. Su Joomla, la platea è molto più ridotta e già questo fatto lo rende meno "appetibile" da parte dei malintenzionati.
Inoltre, la sicurezza è inversamente proporzionale al numero di plugin che installi. E qui torna in gioco il punto precedente:
- Su WordPress, per avere le stesse funzionalità avanzate di Joomla, sei costretto a installare molti più plugin di terze parti.
- Ogni plugin è una potenziale porta d'ingresso per un hacker, soprattutto se non è ben scritto o non viene aggiornato regolarmente dal suo sviluppatore.
Quindi, Joomla è potenzialmente molto più sicuro. Spesso è il modus operandi su WordPress, che spinge all'uso eccessivo di estensioni per raggiungere funzionalità basilari, a creare un ecosistema più fragile mentre un sito Joomla ben mantenuto è estremamente sicuro.
L'aggiornamento e la manutenzione: il "peso" delle estensioni
Se c'è una cosa che mi fa venire il mal di testa, è la "guerra" degli aggiornamenti.
Quando aggiorni il core di WordPress, c'è sempre il rischio che uno o più plugin non siano compatibili e il sito si rompa. Devi aggiornare il core, poi il template, poi tutti i plugin. È una specie di ballo delle nozze dove, se un ballerino sbaglia un passo, tutti cadono.
Su Joomla, proprio perché molte funzionalità sono incluse nel pacchetto base, la dipendenza da estensioni di terze parti per le funzioni cruciali è minore. Questo, in teoria, dovrebbe rendere gli aggiornamenti del core più semplici e meno traumatici, a patto ovviamente di mantenere il tutto aggiornato con regolarità.
Insomma, più dipendi da sviluppatori esterni per le funzioni vitali del tuo sito, più la tua manutenzione sarà costosa, faticosa e piena di incognite. Joomla riduce, di base, questa dipendenza.
Immagina di voler partecipare a una gara (il tuo progetto online):
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Joomla (l'auto da corsa nativa):
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È stata progettata in una galleria del vento con un motore performante e perfettamente integrato (scalabilità e funzionalità native). L'aerodinamica e le componenti sono pensate per la velocità fin dal primo giorno.
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Le sue funzioni complesse (come la gestione di un team o l'aggiunta di sistemi di navigazione avanzati) sono già cablate nativamente e non pesano sul telaio.
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Risultato: richiede un po' più d'impegno per imparare a guidarla ma basta un tipo di carburante (hosting) standard per correre veloce.
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WordPress (l'auto di serie modificata):
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È una macchina comoda ed elegante, molto alla moda, perfetta per l'uso quotidiano (blogging) ma non è una macchina da corsa.
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Per avere le stesse funzioni dell'auto da corsa (Joomla), devi iniziare ad aggiungere pezzi esterni (i plugin): un alettone qui, un turbo là, gomme speciali, sedili da corsa.
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Il problema di costo e velocità: ogni pezzo aggiunto (plugin) non è integrato nativamente; è come appendere borse piene di mattoni all'esterno della tua macchina. Il veicolo diventa pesante, inefficiente e goffo.
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Per far muovere questa macchina, ora appesantita e meno aerodinamica, alla velocità dell'auto da corsa nativa (Joomla), hai bisogno di un carburante molto più costoso e di un motore sovralimentato (un hosting premium e molto performante). A parità di velocità, la tua auto modificata ti costa molto di più.
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In conclusione: Joomla ti dà le performance e le funzioni complesse di serie; WordPress le ottiene tramite adattamenti che, nel lungo periodo, distruggono l'efficienza e ti costringono a pagare di più in termini di risorse di hosting.
Il costo occulto della migrazione: tempo e denaro
Questo è l'aspetto che molti sottovalutano ma che ti farà arrabbiare con te stesso se decidi di migrare solo per seguire la moda.
Migrare un sito web è un lavoro costoso e rischioso. Non si tratta solo di spostare gli articoli. Devi considerare:
- Il refactoring del database: il modo in cui i contenuti sono organizzati è diverso.
- La conversione delle funzionalità: se usavi un componente avanzato su Joomla, dovrai trovare il suo equivalente su WordPress, ammesso che esista, e spesso pagarlo.
- La perdita di SEO: se non mappi perfettamente ogni singolo URL vecchio con il nuovo (attraverso i redirect 301), perderai traffico e posizionamento su Google. E recuperare il posizionamento costa mesi di fatica e soldi.
Ti faccio una domanda onesta: se il tuo sito Joomla funziona bene, perché spendere migliaia di euro e decine di ore di lavoro (tue o di un professionista) per ottenere su WordPress esattamente le stesse cose ma con una struttura che, per il tuo progetto, potrebbe essere persino meno adatta?
Non farlo solo perché "mi hanno detto che..."!
Quando ha senso restare su Joomla: i vantaggi che stai ignorando
Ti ho dato un sacco di motivi per non migrare, ma riassumiamo perché, in realtà, stare su Joomla è un vantaggio per molti siti complessi:
- Gestione nativa degli utenti e dei permessi: Joomla eccelle nella creazione di aree riservate e nella gestione dei livelli di accesso per utenti e gruppi, un aspetto fondamentale per i portali aziendali e le intranet.
- Architettura MVC (Model-View-Controller): questa struttura, più rigorosa, lo rende il preferito degli sviluppatori e degli integrator che devono creare soluzioni personalizzate e robuste con un codice pulito e manutenibile nel tempo.
- Separazione chiara tra contenuto, estetica e funzionalità: in Joomla è più facile separare questi tre elementi, rendendo la modifica del template meno impattante sulle funzionalità e viceversa.
Se il tuo sito richiede una struttura dati rigida, permessi di accesso avanzati e ha bisogno di una piattaforma che non sia solo un blog gigante, Joomla è un'ottima scelta, molto migliore rispetto WordPress, per questi casi d'uso specifici.
Conclusione: smetti di inseguire le mode e scegli con criterio
Spero che con questo articolo tu abbia capito che il mondo del web non è fatto solo di tendenze e hype.
Se hai un sito Joomla che sta in piedi bene, è aggiornato e ti fornisce tutte le funzionalità di cui hai bisogno, la cosa più intelligente che puoi fare è lasciarlo dove sta e continuare a investire nella sua manutenzione.
Se invece non hai ancora un sito e stai decidendo quale piattaforma scegliere ti dico che, se l'uso che devi farne è professionale e non per un blog amatoriale, allora le probabilità d'incontrare uno sviluppatore improvvisato sono molto più alte scegliendo WordPress che scegliendo Joomla, proprio perché quest'ultimo richiede maggiori competenze da parte dello sviluppatore.
WordPress è fantastico per i siti semplici, i blog e per chi ha bisogno di massima immediatezza. Ma se hai una struttura aziendale complessa e un sito che è più un software che un semplice diario online, sceglierlo solo per la popolarità può essere una mossa sconsiderata, costosa e, perdonami la franchezza, davvero poco furba.
Non cadere nel tranello del CMS più popolare. La robustezza e l'architettura di Joomla lo rendono imbattibile per i progetti strutturati.
Il mio consiglio è sempre lo stesso: analizza i tuoi bisogni reali, non le opinioni della massa. A volte, essere fuori dal coro è la cosa più saggia che tu possa fare.
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