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Come interpretare i dati di Google Analytics

Interpretare le statistiche di Google Analytics non è sempre facile...

Come interpretare i dati di Google Analytics

Cos'è la "Frequenza di rimbalzo"? Cosa significa "Durata della sessione media"? Troverai le risposte a questi e ad altri quesiti su Google Analytics in questo articolo, che non vuole essere un corso sul notissimo, potente strumento per statistiche sui Siti Web, ma soltanto un aiuto per iniziare a interpretare i dati principali da esso forniti.

Negli esempi farò riferimento a questa immagine che rappresenta una tipica pagina riepilogativa di Analytics:

Esempio dati Analytics

Ho diviso questo articolo in specifici paragrafi, uno per ogni dato principale, per facilitarne la consultazione:

Sessioni

SessioniQuesto dato ci dice quante sessioni sono state registrate nel periodo specificato.

Per sessione s'intende un gruppo d'interazioni nel sito da parte del visitatore, entro un certo periodo (30 minuti alla data odierna) o fino alla mezzanotte. La sessione termina anche nel caso in cui il visitatore arrivi sul sito tramite una campagna pubblicitaria e poi vi approdi di nuovo cliccando sul link di un'altra campagna.

S'intuisce che, all'interno di una sessione, il visitatore può compiere molte azioni e visitare molte pagine, oppure visitare una sola pagina e poi uscire dal sito.

Il tempo della sessione è azzerato ogni volta che il visitatore compie un'azione sul sito. Quindi, se un visitatore arriva sul sito e non fa niente altro, dopo 30 minuti la sessione sarà considerata chiusa.
Se, invece, per esempio, dopo 10 minuti il visitatore visita un'altra pagina, allora il "cronometro" ripartirà da zero e bisognerà attendere altri 30 minuti prima che la sessione sia chiusa.

Questo valore è utile per capire quante visite riceviamo, cioè quanto siamo stati bravi a "pubblicizzare" il nostro sito.
Ma... ATTENZIONE! Il numero di sessioni è un indicatore esclusivamente quantitativo, non qualitativo!
Infatti, potremmo aver ricevuto milioni di visite da parte di persone che poi hanno abbandonato il sito immediatamente, senza acquistare nulla o senza compiere nessuna delle azioni che desideriamo che i visitatori compiano (dette conversioni).

Ma questo è un argomento complesso che non tratterò in questo articolo.

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Utenti

UtentiQuesto è il dato più intuitivo ed esprime il numero di visitatori unici registrati sul sito nel periodo specificato.

In poche parole, un visitatore unico o utente è un visitatore che non ha mai visitato il sito in precedenza.

Visualizzazioni di pagina

Visualizzazioni di paginaLe visualizzazioni di pagina sono il numero di pagine visitate nel periodo specificato.

Spesso viene confuso con le sessioni ma sono due cose completamente diverse perché all'interno di una sessione possono essere visitate più pagine.

Per esempio, se un utente arriva sul sito e visita la home page, poi la pagina dei prodotti e infine la pagina contatti, le visualizzazioni di pagina saranno incrementate di 3 mentre le sessioni aumenteranno soltanto di una unità.

Pagine/sessione

Pagine/sessioneQuesto valore esprime semplicemente il rapporto tra i due valori Visualizzazioni di pagina e Sessioni, cioè indica quante pagine, mediamente, vengono visitate all'interno di ogni sessione.

Questo valore, per esempio, sarà più alto per i siti e-Commerce, nei quali il visitatore tende a visualizzare più di un prodotto alla volta per confrontarli mentre, sempre come esempio, tenderà a 1,00 nei Blog (come questo che stai leggendo), sui quali il visitatore in genere arriva perché ha cercato uno specifico argomento su Google e, una volta letto l'articolo che riguarda la sua ricerca, probabilmente abbandonerà il sito, sia nel caso in cui l'articolo letto ha soddisfatto la sua esigenza, sia nel caso in cui questo non avvenga, perché il visitatore tornerà sui risultati di Google per provare un altro sito alla ricerca della risposta al suo problema.

Durata sessione media

Durata sessione mediaQuesto parametro è semplice da capire in senso generale e indica quanto tempo, mediamente, un visitatore rimane sul nostro sito.

La parte un po' meno intuitiva riguarda il modo in cui Analytics calcola questo tempo e le conseguenti conclusioni sulla qualità del sito.

Iniziamo col dire che la durata della sessione è calcolata come il tempo trascorso tra la prima e l'ultima interazione dell'utente all'interno di una sessione, in questo modo:

Tempo di permanenza (in secondi) = Orario ultimo evento - Orario primo evento

Quindi, se l'utente arriva su una pagina del sito (Orario primo evento), vi rimane per 30 minuti perché magari la pagina in questione è un interessantissimo, lungo articolo sul suo argomento preferito e poi abbandona il sito, Analytics registrerà un tempo 0 (zero)!

Questo avviene perché Analytics ha registrato l'evento di apertura della pagina ma, avendo l'utente abbandonato il sito senza compiere nessun'altra azione, Analytics non avrà a disposizione un secondo evento (Orario ultimo evento) per calcolare il tempo di permanenza e registrerà zero secondi.

Questo è un problema? Dipende.

Stabilito che il visitatore deve compiere almeno un'altra azione (per esempio visitare un'altra pagina) perché Analytics sia in grado di registrare una durata della sessione maggiore di zero, dobbiamo domandarci quale dato c'interessa memorizzare e questo dipende dal tipo di sito che stiamo analizzando.

Per esempio, nel caso di un e-Commerce, nel quale avremo un certo numero di prodotti con la loro foto, una breve descrizione e il prezzo, è poco importante sapere se il visitatore che ha visualizzato un solo prodotto lo ha fatto per 10 secondi o per 1 ora (magari perché è andato a pranzo lasciando il browser aperto ).

Per il proprietario dell'e-Commerce sarebbe più importante sapere se e quando il visitatore ha visualizzato più prodotti e quanto il sito è stato in grado di "catturarlo" spingendolo a curiosare tra i diversi prodotti per mezz'ora, oppure se il visitatore ha abbandonato subito il sito (permanenza 0).

In questo caso, il comportamento predefinito di Analytics è perfettamente compatibile con le esigenze metriche del sito.

Nel caso di un Blog, invece, è importante sapere quanto tempo un visitatore è rimasto su un articolo, anche se è stato l'unico che ha letto. Cioè, per il Blogger è fondamentale sapere se quell'articolo ha suscitato l'interesse del lettore, trattenendolo per 20 minuti per leggerlo interamente o se il lettore ha abbandonato il sito dopo pochi secondi perché l'articolo non era interessante o non rispondeva alle sue esigenze.

In quest'ultimo caso, è possibile inserire dei codici che generano degli eventi Analytics con cadenza temporale (per esempio ogni minuto), eventi che "simulano" un'interazione da parte dell'utente. In pratica si fa in modo che la permanenza su una pagina sia considerata un evento e misurata.

Frequenza di rimbalzo

Frequenza di rimbalzoE arriviamo al valore più "misterioso" (per i neofiti) tra quelli riportati da Google Analytics: la frequenza di rimbalzo che, in realtà, ora che conosci il significato dei valori Sessioni e Visualizzazioni di pagina, è una misura abbastanza semplice da comprendere.

Questo valore indica la percentuale di abbandono del sito da parte del visitatore, cioè:

Frequenza di rimbalzo = (numero di sessioni con una sola visualizzazione di pagina / totale sessioni) × 100.

La frequenza di rimbalzo, similmente alla durata sessione media, ci fornisce una stima delle capacità del sito di coinvolgere il pubblico, invogliandolo a visitare diverse pagine.

Più basso sarà questo valore e più avremo conferma che i contenuti del nostro sito sono interessanti per i visitatori, al netto delle stesse considerazioni fatte per i diversi tipi di siti nel precedente paragrafo Durata sessione media.

Percentuale nuove sessioni

Percentuale nuove sessioniQuesto valore, il cui nome lascia poco spazio a interpretazioni, indica, sempre nel periodo specificato, quante sessioni sono state aperte da utenti che hanno visitato il sito per la prima volta.

Anche in questo caso, non c'è un valore "migliore" o "peggiore" in assoluto, perché tutto dipende dalla tipologia di sito.

Per alcune tipologie di siti può essere importante "fidelizzare" i visitatori e un valore basso di percentuale nuove sessioni indica che l'obiettivo è raggiunto.

Altri tipi di siti, invece, possono ambire a "catturare" pubblico sempre nuovo, nel qual caso si spera in valori alti della percentuale nuove sessioni.

New Visitor/Returning Visitor

New Visitor/Returning VisitorAlla fine di questa carrellata, troviamo un "diagramma a torta" indicante le percentuali di visitatori nuovi rispetto a quelli "abituali".

È un indicatore simile a quello della Percentuale nuove sessioni ed è calcolato in questo modo: se un visitatore, nel periodo specificato, visita il sito 5 volte, sarà conteggiato 1 volta come "New visitor" e 4 volte come "Returning visitor".

Anche in questo caso l'informazione è utile per capire se il nostro sito sta ottenendo i risultati che desideriamo, che possono essere diversi a seconda della tipologia di sito, con le stesse considerazioni fatte per la Percentuale nuove sessioni.

Altre statistiche

In calce alla pagina della "Panoramica" troviamo dei dettagli relativi alle lingue utilizzate, al paese e alla città di provenienza del visitatore e alcuni dettagli sulle tecnologie e i dispositivi utilizzati (browser, sistema operativo, fornitore della connettività, ecc...).

Queste informazioni possono essere utili per prendere importanti decisioni strategiche riguardanti il nostro sito.

Per esempio, se notiamo che molti visitatori hanno il browser impostato per la lingua inglese, potremmo tentare di espandere il nostro pubblico, offrendo anche una versione del nostro sito in questa lingua.
Oppure potremmo decidere di ottimizzare la visualizzazione delle pagine per le risoluzioni dello schermo più diffuse.
Ma questi sono soltanto alcuni esempi delle indicazioni che questi dati possono fornirci.

In ogni caso, Analytics offre un'enorme quantità di dati ed è bene leggerli con attenzione, interpretandoli correttamente. Altrimenti, nel tentativo di modificare il sito per migliorare alcune statistiche, si rischia di fare danni, direttamente o indirettamente.

È importante sapere che Google Analytics utilizza i cookie per generare le sue statistiche, quindi, se il visitatore li ha bloccati o cancellati nel suo browser, i dati raccolti saranno molto meno attendibili.
Per esempio, se un visitatore ha cancellato o bloccato i cookie, Analytics non può sapere se è già stato sul tuo sito, né "seguirlo" nella sua navigazione tra le diverse pagine e, dal punto di vista di Analytics, sarà sempre un "nuovo visitatore".

Ovviamente Analytics non finisce qui e permette di esplorare decine e decine di altre statistiche, sia tra quelle "di serie" che create ad-hoc, ma non è possibile trattare interamente l'argomento in un semplice articolo di Blog.

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Se vuoi chiedere ulteriori spiegazioni o se vuoi esprimere la tua opinione non esitare a contattarmi!

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Grazie per avermi letto fin qui!

Fabio Donna

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