Migrazione SEO: come trasferire un sito senza perdere traffico

Ristrutturare o migrare il Sito Web può comportare "errori", accidentali... o volontari!

Crollo delle visite

Hai deciso di rinnovare il tuo Sito Web oppure vuoi cambiare dominio? Sia che tu ti voglia affidare il restyling a una Web Agency o che tu preferisca fare da solo, dovrai stare attento ad alcune cose importanti, che spiego in questo articolo.

La ristrutturazione del Sito Web può essere necessaria per diversi motivi, per esempio, per modernizzarne l'aspetto grafico, per migliorarne le prestazioni, per modificare i prodotti o gli articoli del blog e le relative categorie, per implementare nuove funzioni e così via.

Quasi sempre queste operazioni, siano esse di semplice restyling o di modifica della struttura, portano dei vantaggi, anche importanti e grazie a queste innovazioni, è possibile acquisire nuovi visitatori/clienti.

Ma, se le modifiche sono fatte senza competenze e se non c'è una pianificazione seria a monte, i risultati possono essere disastrosi, portando perdite di visite anche del 90%!

Intendiamoci, dopo la riorganizzazione di un Sito Web, un periodo di "assestamento" di qualche settimana o qualche mese, durante il quale si possono osservare delle variazioni negli accessi, può esserci. Però, se si sta attenti, l'impatto può essere minimizzato.

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L'errore 404 è sempre in agguato

Errore 404Uno dei problemi più ricorrenti (e anche uno dei più gravi) che si verificano quando un sito viene ristrutturato o spostato è l'errore 404, cioè l'errore che il server trasmette quando una pagina risulta come non trovata (Page not found).

Questo capita quando l'URL di una pagina del sito, che Google (o altri siti) avevano memorizzato, non esiste più.

Per esempio, se prima della ristrutturazione avevi un prodotto (o un articolo del blog) raggiungibile all'url www.tuosito.it/prodotti/prodottoverde e dopo la ristrutturazione, per catalogare meglio i prodotti, la stessa pagina si trova a www.tuosito.it/prodottiverdi/prodottoverde, a un visitatore che clicca su un link presente su Google o su un altro sito non aggiornato viene presentato l'errore di pagina non trovata, perché www.tuosito.it/prodotti/prodottoverde non esiste più.

Questo è ovviamente un danno per il visitatore ma è un danno soprattutto per te, perché anche Google aveva indicizzato lo stesso URL e quando si accorge che la pagina non esiste più, te lo segnala attraverso la Google Search Console.
Se le pagine non trovate diventano decine o centinaia Google non la prende bene e "si vendica" penalizzando il tuo sito!

Lo stesso problema si verifica anche e soprattutto quando si cambia dominio, cioè quando il prodotto www.tuosito.it/prodotti/prodottoverde diventa www.tuositonuovo.com/prodotti/prodottoverde.

Per evitare questo inconveniente occorre fare un elenco di tutti gli URL del sito PRIMA della migrazione/ristrutturazione successivamente e inserire, per ciascuno di essi, un Redirect 301 (Permanently moved) alla corrispondente nuova pagina nuova, in modo da comunicare a Google che quella pagina non esiste più e dove è stata spostata.

In questo modo Google non lo considererà un errore e, col tempo, aggiornerà automaticamente tutti i link alla nuova pagina.

La stessa operazione impedisce anche che i visitatori vedano apparire un errore invece della pagina di cui hanno trovato il link su un altro sito, perché il browser visualizzerà automaticamente la nuova pagina, in modo del tutto trasparente per il visitatore.

Quindi, se cambi dominio, non dismettere assolutamente il vecchio, perché ti servirà proprio per fare i redirect 301 dal vecchio al nuovo dominio!
Ovviamente, questo nel caso in cui tu non stia cambiando dominio perché sei riuscito a venderlo e l'acquirente ti paga cifre interessanti per acquisirlo.

Per gli stessi motivi e salvo casi particolari, raccomando sempre di non cancellare articoli dai blog o prodotti dagli e-Commerce e di preferire, piuttosto, l'archiviazione nel primo caso e una dicitura tipo "Prodotto esaurito" nel secondo caso, magari con una lista di prodotti sostitutivi subito sotto, in modo da tenere il visitatore sul sito e invogliarlo ad acquistare un prodotto simile.

È comunque sempre raccomandabile non rimuovere una pagina del sito senza impostare un Redirect 301 a un'altra pagina equivalente, che può essere un articolo del blog che tratta lo stesso argomento del precedente o una nuova versione del prodotto non più venduto.
Come ultima scelta si può fare un redirect verso la Home Page del sito.

Lo stesso discorso si applica anche alle immagini, ai documenti pdf e a tutti gli altri file presenti sul sito che potrebbero essere stati indicizzati da Google o "linkati" da altri siti.

Contenuti duplicati

Sito duplicatoCambiando dominio, può accadere che il vecchio sito e il nuovo sito siano contemporaneamente on-line, magari anche solo per poco tempo.

Se è possibile, questo dev'essere evitato perché, se il nuovo sito è una copia esatta del vecchio ma su un dominio diverso, Google potrebbe vedere questo fatto come un "plagio" e far scattare la penalizzazione.

Anche in questo caso il Redirect 301 è la soluzione. Infatti, bloccando l'indicizzazione del nuovo sito fino a che non è pronto (tramite direttive nel file robots.txt o, meglio, tramite accesso protetto da login e password), inserendo il Redirect 301 sul vecchio sito appena il nuovo è terminato e segnalando lo spostamento in Google Search Console tramite l'apposita funzione "Cambio indirizzo", Google saprà che non si tratta di una copia ma di uno spostamento e sarà clemente garantendo, in linea teorica, un passaggio "indolore".

In alternativa, qualora per qualche motivo fosse necessario mantenere i due siti "cloni" on-line contemporaneamente, sarà opportuno utilizzare dei "canonical" che, dal vecchio sito, indichino come "attuale" il nuovo.

Essendo un "suggerimento" e non una "direttiva", il canonical non è efficace come il Redirect 301 (Google potrebbe ignorarlo o ritardarne molto gli effetti) ma è pur sempre meglio di niente.

Il canonical, inoltre, non ha alcun effetto sul browser del visitatore che, contrariamente a quanto avviene con il Redirect 301, in questo caso NON viene reindirizzato al nuovo sito.

Contenuti duplicati possono verificarsi anche quando gli stessi contenuti sono raggiungibili da due URL diversi sullo stesso sito.
Per esempio, www.tuosito.it/prodotti/prodottorosso e www.tuosito.it/offertespeciali/prodottorosso.
Anche in questo caso è raccomandabile l'uso del canonical.

Primo su Google

TruffatorePremesso che, come spiego nel mio articolo "Essere primi su Google: le false promesse", nessuno può prometterti prime posizioni su Google per keyword ad alta concorrenza e senza un duro e lungo lavoro di ottimizzazione e link building, se non sei esperto di Web e di SEO, forse non sai che uno dei "trucchi" più utilizzati dalle Web Agency disoneste è di fare preventivi "sostanziosi" ai clienti più sprovveduti, promettendo prime posizioni su Google.

Con l'extra pagato, a insaputa del Cliente, queste agenzie comprano degli annunci a pagamento su AdWords, in modo da far vedere al cliente che appare nelle prime posizioni... fino a che la fattura non è stata pagata!

Appena "intascato il malloppo" i malandrini eliminano gli annunci a pagamento e li Cliente si ritrova in millesima pagina nelle ricerche.

Quindi, quando ti affidi a una Web Agency che ti promette posizionamenti da sogno col nuovo sito e in tempi brevi, assicurati che nel contratto siano indicate queste cose:

  • Per quali keyword, ti promettono il posizionamento: sì perché tutti i siti sono primi su Google per qualche combinazione di parole chiave. Il difficile è posizionarsi per le parole chiave che cercano i tuoi possibili clienti.
  • In quanto tempo pensano di raggiungere quel risultato: quanto ci vuole? Un mese? Un anno? Un decennio?
  • Il posizionamento dev'essere per ricerche organiche, non a pagamento. Detto con parole semplici: il sito deve apparire nei risultati "normali", non in quelli contraddistinti dall'etichetta Ann. (cioè "Annuncio").
  • Le penali nel caso l'obiettivo non sia raggiunto.

Ma sono abbastanza convinto che, di fronte a queste tue richieste e a meno che non intendano scappare all'estero con la cassa, coloro che ti avevano promesso in modo generico la prima posizione su Google troveranno delle scuse per rinunciare all'incarico.

Chi è il proprietario del dominio?

Molte Web Agency intestano a loro stesse i domini (e gli hosting) dei Clienti per i quali lavorano e, mentre alcune lo fanno per "praticità", per evitare di coinvolgere il Cliente in noiose procedure burocratiche, altre lo fanno per "legare il Cliente" e inventano decine di scuse quando il Cliente chiede loro il codice di migrazione perché ha deciso di rivolgersi ad altre agenzie o perché vuole gestire il proprio sito/dominio in autonomia.

A mio parere questa è una pratica molto scorretta nei confronti del Cliente che deve essere l'intestatario del suo dominio!

Io preferisco aiutare il Cliente nello svolgimento delle pratiche, anche facendogli perdere qualche minuto, piuttosto che "rubargli" il dominio.

Ricordati di chiedere informazioni su questo argomento prima di firmare un contratto per la creazione, ristrutturazione o migrazione di un sito.

Lo stesso discorso si applica ai CMS proprietari, utilizzati da molte Web Agency, che ti vincolano a esse. Cioè, se un giorno deciderai di cambiare agenzia, ti accorgerai che dovrai rifare da capo il sito perché quello sviluppato dall'agenzia che vuoi lasciare risiede su un software di loro proprietà e che rimane a loro.

Infine, come spiegherò meglio nella prossima sezione, anche i dati raccolti con Google Analytics (o altri mezzi) possono trasformarsi in oggetto di ricatto, se questi dati sono stati raccolti tramite un account intestato all'agenzia disonesta invece che a te: quando deciderai di cambiare agenzia perderai tutte le statistiche sul tuo sito.

Insomma, quando fai sviluppare un sito, assicurati di essere tu il proprietario di tutto: dominio, hosting, account Google Analytics e Search Console, CMS, eventuali licenze e sorgenti software e gli account di tutti gli altri servizi esterni legati al tuo sito.

Google Analytics e Google Search Console

Mi è capitato di vedere siti gestiti in Google Analytics e Google Search Console attraverso account intestati alle Web Agency.

Anche questa prassi, sempre a mio parere, anche se non necessariamente nasconde secondi fini e anche se a volte ha come unico scopo la semplificazione per il Cliente, è scorretta, perché comunque toglie autonomia al Cliente!

La procedura corretta è che il Cliente abbia il suo account Google attraverso il quale gestisce i suoi siti ed eventualmente delega l'agenzia attraverso il pannello di controllo di GA e GSC a operare in sua vece (anche con permessi limitati, volendo).

Così facendo, se s'interrompe il rapporto con l'agenzia, il Cliente non dovrà far altro che cancellare la delega e rimarrà in possesso di tutti i dati, le configurazioni e le statistiche relative ai suoi Siti Web, senza doversi avventurare in contenziosi col fornitore.

Conclusioni

La ristrutturazione o la migrazione di un Sito Web sono operazioni molto più delicate di quello che si potrebbe pensare e devono essere fatte con prudenza e competenza.

Trovare Professionisti esperti e onesti è sempre più difficile in questo mondo in cui sembra che tutti sappiano fare tutto.

Non fidarti di chi ti promette la Luna al prezzo di una cena, né di chi ti fa pagare una cena come se ti stesse vendendo la Luna.

Informati bene sulla reputazione del Professionista a cui ti rivolgi, chiedi preventivi a più di un fornitore e, soprattutto, sii il più dettagliato possibile nelle richieste. Più sarai specifico e più sarà difficile imbrogliarti perché dimostrerai di sapere esattamente cosa desideri e di essere una persona informata, se non esperta.

Potresti essere interessato a leggere anche l'articolo Come scegliere una Web Agency.

Se vuoi chiedere ulteriori spiegazioni o se vuoi esprimere la tua opinione non esitare a contattarmi!

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Grazie per avermi letto fin qui!

Fabio Donna