Come scoprire le bufale in rete... e dintorni

Come scoprire le "bufale" in rete, in un mondo in cui realtà e fantasia appaiono spesso identiche?

Bufale in rete

La cattiva notizia è che, se stai leggendo questa pagina, sei caduto almeno una volta nella trappola della cosiddetta "bufala" o, per usare un termine molto di moda in questo momento, "fake news", cioè una notizia falsa e sensazionalistica diffusa tramite Internet (la moda redditizia del 2000) o altri mezzi di comunicazione.

La buona notizia è che puoi "guarire" e imparare a riconoscere le bufale, le false notizie, in rete o di altra provenienza, continuando a leggere questo articolo.

La pessima notizia è che io non guadagnerò come coloro che diffondono notizie false per lucro o, più probabilmente, non guadagnerò affatto!

Ma visto l'elevato numero di vittime delle bufale, ho pensato che fosse importante scrivere qualcosa su questo argomento, che rientra pur sempre nel campo dell'informatica, a causa del fatto che l'avvento di Internet e soprattutto dei Social, ha dato un grosso contributo alla diffusione delle frottole da bar (che esistevano anche prima della diffusione di Internet).

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Cosa intendi con "trappola"?

TrappolaVuol dire che, purtroppo, le persone che vengono "magneticamente" catturate da titoli sensazionalistici sono tantissime e costituiscono una fonte di denaro tutt'altro che trascurabile per gente senza scrupoli, che non ha alcuna remora nel diffondere notizie false pur di far salire le quotazioni degli spazi pubblicitari sul proprio sito.

Ogni volta che clicchi su una falsa notizia fai guadagnare colui che la sta diffondendo, ogni volta che la condividi lo aiuti a moltiplicare quei guadagni e soprattutto diffondi menzogne che la maggior parte delle volte sono innocue, ma possono anche arrecare danni, a volte seri.

Mi riferisco alle notizie riguardanti presunti delinquenti, persone innocenti spacciate per hacker, truffatori, pedofili, ecc. e inconsapevoli della notizia sul loro conto in circolazione, fino a quando non passano brutti quarti d'ora arrivando perfino a ricevere pesanti minacce e aggressioni ma, soprattutto, mi riferisco alle pseudo-scienze, in particolar modo alla pseudo-medicina, con le cure miracolose che guariscono dal cancro bevendo un bicchiere d'acqua e bicarbonato o acqua e zucchero.

Queste notizie infatti possono indurre una persona gravemente malata, disperata, ad abbandonare la Medicina (che purtroppo non è onnipotente) per cadere nelle avide mani dei tanti ciarlatani che infestano il nostro pianeta, rischiando così la propria salute e a volte la vita.

Quindi pensaci due volte prima di diffondere una notizia, leggila attentamente, verificane le fonti, accertati che qualcun altro non l'abbia già smentita oppure che sia stata confermata dalla Comunità Scientifica. In questa fase Google è tuo amico e spessissimo è sufficiente cercare il titolo della notizia, accompagnato dalla parola "bufala", per trovare subito la smentita.

Per esempio, recentemente è stata pubblicata una falsa notizia riguardante un «Video di un alieno in Romania». È sufficiente cercare su Google "video di un alieno in romania bufala" e subito si può scoprire la verità.

Però, quando vuoi approfondire un argomento tramite Google, usa la navigazione anonima, per limitare il Bias di conferma dovuto al fatto che Google, Facebook e i social in generale, grazie ai Cookie e ad algoritmi di Intelligenza Artificiale, tendono a mostrarti le notizie allineate cone le tue convinzioni, mentre tu stai cercando delle smentite.

Come riconosco una bufala?

BufalaA parte i casi ovvi come quello dell'esempio precedente, non è sempre semplice riconoscere una falsa notizia.
A volte le bufale sono ben camuffate e sembrano notizie vere. Però ci sono alcuni indizi che devono sempre farti sospettare, invogliarti ad approfondire utilizzando il computer per scopi migliori del semplice cliccare sul pulsante "Condividi".

Ecco alcuni consigli, alcuni strettamente legati all'ambito (pseudo)scientifico, altri di carattere generale:

  • Titoli palesemente ed esageratamente sensazionali: «Non posso credere a quello che ho visto!» oppure «Notizia censurata dai media!» oppure «Guarda il video prima che lo censurino!» sono titoli che hanno l'unico scopo di stimolare la tua curiosità e rendere la voglia di cliccare quasi incontrollabile. Ma tu sei bravo e puoi imparare a verificare la notizia prima di cadere nella trappola o, almeno, a farlo prima di condividere l'articolo "bufala" (basta il titolo o l'introduzione per fare una ricerca).
  • I "colpi alla pancia": inutile negarlo, alcuni argomenti ci "toccano" più di altri, fanno presa sulla "pancia", sulle nostre paure, sui nostri sentimenti.
    Gli "sparabufale" conoscono bene questo punto debole dell'essere umano e lo sfruttano sapientemente, per scopi di lucro o politici (due motivazioni che spesso coincidono).

    I titoloni che fanno presa sul razzismo ne sono un esempio. Intendiamoci, il problema dell'immigrazione di massa è un problema serio e grave per tutti, sia per i migranti che per chi li ospita, ma se vedi immagini o titoli "forti" che riguardano persone di altri paesi, di altre religioni, di altre etnie e perfino di altre città italiane, alza la guardia e verifica la notizia prima di condividerla. Ci vogliono 20 secondi per assicurarsi che non sia una bufala ma, una volta diffusa, ci vogliono decenni per cancellarla dalla mente di chi si nutre di quelle notizie, vere o false che siano.
    La paura nei confronti dello "straniero" è radicata nel nostro DNA ed è fin troppo facile sfruttarla.

    Lo stesso vale per immagini forti di animali e/o esseri umani maltrattati/torturati. Queste cose purtroppo succedono, ma non così spesso quanto i "bufalari" vorrebbero farci credere per attirare click.
  • Il personaggio famoso: una delle regole fondamentali della Scienza è il rifiuto del principio di autorità. Cioè, in assenza di dimostrazioni scientifiche, un'affermazione NON è più credibile se fatta da un personaggio famoso o ritenuto autorevole. Tutti, anche i premi Nobel, devono dimostrare le loro affermazioni.
    Se qualcuno fa sponsorizzare le sue affermazioni non dimostrate scientificamente da un personaggio famoso (spesso famoso in campi completamente diversi da quello dell'affermazione) allora probabilmente l'affermazione è falsa.
  • I testimoni: la Scienza non è un tribunale, i testimoni oculari non hanno alcun peso se non nel rendere l'indagine su un fenomeno o su una nuova scoperta più "appetibile". Ma in ogni caso il fatto deve essere dimostrato col metodo scientifico che, pur non essendo perfetto, limita fortemente il rischio di errori umani o di frodi (si perché anche tra gli scienziati, purtroppo, ci sono persone disoneste).

    Quindi, diffida di chi offre come unico supporto alle sue affermazioni l'opinione (di questo si tratta) di un "testimone oculare".
    Anche in presenza di buona fede, i sensi umani e soprattutto l'elaborazione e la memorizzazione dei dati sensoriali sono estremamente fallaci. Nella Scienza si dice «Lo hai visto coi tuoi occhi? Quindi è falso!»

    Non sono rari i casi in cui le persone, anche in buona fede, affermano di aver assistito a un fatto completamente diverso da quanto si è realmente verificato (se vuoi, per gioco, guarda questo video e segui con attenzioni i giocatori con la maglia bianca contando il numero di passaggi e rispondendo alla domanda finale).
    Inoltre, fenomeni naturali come, per esempio, la "pareidolia" (sia visiva che acustica), una capacità che per millenni ha permesso all'uomo di sopravvivere più a lungo, consentendogli d'individuare i suoi nemici "camuffati" tra i cespugli, non sono di aiuto quando si tratta di "testimoniare" un fatto, perché possono farci vedere cose che in realtà non esistono (pensa alle figure che, per gioco, individui tra le nubi).

    Senza contare i numerosi casi di falsi digitali, come il video che sta girando negli ultimi giorni che mostra una quantità di bilie colorate che, cadendo in un labirinto, si uniscono tutte per colore, grazie alla "fisica quantistica" (ricordati questo termine perché ne parlerò più avanti), dicono:
     

    Questo video è un falso realizzato al computer, un'animazione 3D di cui puoi vedere il modello grezzo cliccando qui.
    L'ho inserito solo per farti rendere conto che oggi le prove fotografiche e cinematografiche sono molto meno attendibili rispetto a qualche decenio fa, perché chiunque, con un minimo di capacità, può realizzare falsi molto realistici in computer grafica.
  • Promesse di guarigione o di vincite milionarie o di soldi facili: nessuno può garantire la guarigione da nessuna malattia, neanche dalle più banali, figuriamoci dal cancro. Nessun farmaco è infallibile ma si parla sempre di probabilità di guarigione, in alcuni casi molto alte, vicine al 100%, in altri casi bassissime (purtroppo).
    Se qualcuno ti promette la guarigione da una malattia grave che la Medicina non può curare, probabilmente sta mentendo e il fatto che la Scienza non abbia ancora trovato una soluzione per quella malattia, non rende un rito magico o l'acqua e bicarbonato più efficaci.

    Come probabilmente sta mentendo chi ti promette guadagni milionari o anche solo uno Smartphone del valore di 800 € in omaggio.
    Se queste persone fossero così sicure del loro metodo non perderebbero tempo su internet (o in TV) a vendere trucchi per far soldi. Li utilizzerebbero personalmente e terrebbero nei loro conti correnti i milioni che promettono a te!
  • Le parole sono importanti: se si utilizzano parole come "medicina ufficiale" o "scienza ufficiale", "miracoloso", "censura dei media", "non crederai ai tuoi occhi", "natura/naturale" e simili, tieni alta la guardia perché probabilmente si tratta di una bufala.
    Non esiste la "medicina ufficiale", esiste soltanto la Medicina. Un farmaco funziona o non funziona e, se funziona, bisogna dimostrarlo utilizzando il metodo della Scienza di cui la Medicina fa parte. Altrimenti, semplicemente, non è Medicina (né Scienza) ma un'altra cosa.

    Ci sono anche altri termini utilizzati frequentemente dai "bufalari": "frequenze" (si, anche quella di 432 Hz rivolta ai musicofili), "energie" (a volte accompagnato dagli aggettivi "positive" o "negative"), "campo magnetico", "fisica quantistica", "meccanica quantistica", "salto quantico", "risonanza", "vibrazioni" e tanti altri. Tutti paroloni utilizzati per fare "bla bla scientifico" ma che non hanno alcuna relazione dimostrata con l'argomento trattato.
    Però hanno un effetto "magnetico" (appunto ) su coloro che ignorano i veri significati di questi termini e che spenderebbero molto meglio il loro tempo cercando saperne di più da fonti attendibili, invece di farsi affascinare dal "suono" di queste parole, da chiunque siano pronunciate.
  • Pubblicità infilata in ogni riga del testo: se una volta cliccato sul link approdi su una pagina "Arlecchino", in cui fai fatica a distinguere l'articolo dalle decine di popup con immagini e video pubblicitari, perché questi ultimi sono infilati nell'articolo come ordigni esplosivi in un campo minato, spesso con avvio automatico, obbligandoti a guardarli e a volte addirittura a cliccarci grazie a dei trucchi che li fanno apparire proprio dove si trova il cursore del mouse, allora probabilmente sei caduto in una trappola.
    Abbandona il sito e non condividere il link perché un conto è suggerire dei prodotti o servizi in modo discreto, come faccio anch'io in questo blog, assicurandomi che siano ben separati, distinguibili dal testo dell'articolo e un altro è imporli, segno evidente che l'obiettivo non è la divulgazione d'informazioni ma la "cattura del click".
  • La provenienza: ci sono stati parecchi casi di bufale diffuse dalla TV (inclusa quella di Stato) e da quotidiani di diffusione nazionale (e internazionale) i quali, pur di vendere qualche copia in più, ci propinano qualsiasi cosa scopiazzata da Internet.
    Questo deve farci sospettare di tutti e, purtroppo, declassa l'intera categoria dei giornalisti il cui compito principale, ancor prima di quello di diffondere le notizie, dovrebbe essere quello di verificarle.

    Ma l'attenzione dev'essere particolarmente alta quando a proporre la notizia è uno dei tanti blogger catastrofisti e complottisti. Costoro, infatti, hanno l'abitudine di diffondere tutte quelle notizie che confermano le loro convinzioni (bias di conferma), ignorando completamente le smentite e l'attendibilità delle fonti, gridando al "complotto" quando una fonte attendibile smentisce la loro convinzione.
    A questo aggiungiamo anche che il fatto che tutti noi, inconsciamente, tendiamo a ricordare soltanto i pochi avvenimenti che confermano le nostre convinzioni, dimenticando completamente quelli che le falsificano.

    Inoltre, i Social Network e i motori di ricerca tendono a proporci soprattutto le notizie che loro sanno essere conformi al nostro modo di pensare, ai nostri gusti.

    Sotto questo bombardamento, trovare conferme alle nostre credenze (giuste o sbagliate che siano) è molto più semplice che trovare smentite o opinioni contrarie ed è anche molto più gratificante!
    Ed è così gratificante che le vittime non si prendono neanche la briga di fare le verifiche più elementari sulla notizia!
    Intatti, qualche tempo fa, mi è capitato di vedere un video pseudoscientifico in cui l'autore faceva delle affermazioni basate su calcoli matematici e poneva i risultati di questi calcoli come postulato (lo chiamerei dogma!) per "provare" le sue successive affermazioni.

    Beh, forse non ci crederai ma nessuno tra le migliaia di affascinati commentatori del video aveva provato a fare personalmente neanche il più semplice dei passaggi matematici (una semplice divisione) e, quando ho fatto cortesemente osservare all'autore che i suoi conti erano semplicemente sbagliati, lui mi ha risposto che certe cose io non posso capirle perché è una questione di Fede.
    Ovviamente non c'è nulla di male nella Fede ma... allora... mi chiedo... perché fare finta di dimostrare scientificamente le sue affermazioni, arrivando a mentire sui risultati, contando sul fatto che nessuno controllerà le tue affermazioni se non per "catturare allocchi"?

    Quindi, ti consiglio di nuovo: quando fai delle ricerche su Google su questo tipo di argomenti, usa una finestra anonima per limitare il bias di conferma dovuto al comportamento di Google (e al nostro).
    Dovremmo imparare soprattutto a cercare fatti e a distinguerli dalle opinioni.
    Anche questo che stai leggendo è il piccolo blog di uno sconosciuto e quindi scarsamente attendibile. Ma io non ti sto dando notizie. Sto solo cercando di stimolare la tua curiosità per spingerti a informarti e cerco di offrirti i mezzi per farlo. In pratica, io non esprimo opinioni ma ti suggerisco metodi per costruire una tua opinione, con consapevolezza.
  • Il complotto: per carità, anche io sono convinto che gli organi ufficiali non ci dicano sempre tutta la verità e le cronache ce lo dimostrano quotidianamente. Però, se leggi l'articolo di qualcuno che giustifica ogni baggianata con il "complotto", allora forse è il caso di fare qualche indagine per conto tuo e magari scoprirai che la Terra è veramente uno sferoide e che le case farmaceutiche che producono rimedi omeopatici vantano percentuali di profitto molto più alte di quelle che producono farmaci "convenzionali"... o forse no.
  • La mente aperta: chi cerca di convincerci a credere alle sue affermazioni invitandoci ad "aprire la mente" probabilmente è in malafede oppure è a sua volta vittima di una persona in malafede. In ogni caso la sua speranza è che la nostra mente si apra abbastanza da fare cadere il cervello in terra, portandoci così a credere a qualsiasi cosa.

    Una volta un "credente" intervistato su un presunto miracolo, alla domanda «Come mai non avete interpellato il CICAP per verificarlo?» rispose «Perché quelli del CICAP non credono a nulla!».
    Io ho subito pensato che quest'affermazione fosse stata espressa come supporto a un'altra sottintesa: «Noi, invece, siamo più attendibili perché crediamo a qualsiasi cosa!»
  • Utilizziamo solo il 10% del nostro cervello: quindi, se asportassimo il 90% del cervello, continueremmo a funzionare senza problemi?
    Sono sicuro che tu puoi dimostrare che il tuo utilizzo del cervello è ben più esteso non condividendo le notizie che si basano su questo falso postulato.
  • Falsificabilità: una notizia, una previsione, una teoria, dev'essere sempre falsificabile, cioè devono essere evidenti le condizioni che, se si verificassero, renderebbero la notizia/previsione/teoria falsa, non confermata.
    Faccio un semplice esempio per spiegarmi meglio: se io affermassi «Domani potrebbe piovere oppure non piovere!», avrei fatto una previsione che sarà sicuramente vera, ma non falsificabile, nel senso che io avrò ragione in qualsiasi caso. Ma questo non fa di me un veggente!
    Analogamente, previsioni che non indicano una precisa collocazione spaziale o temporale come, per esempio «Nelle prossime settimane ci sarà un terremoto!», sono sempre vere (sul nostro pianeta si verificano terremoti ogni minuto) e non falsificabili perché non è stato indicato né dovequando ci sarà l'evento (né di quale intensità).
  • Segui i Debunker: persone e organizzazioni che si occupano di verificare le notizie e smascherare i ciarlatani. Sono un buon punto di partenza per capire se la notizia è vera o falsa.
    Attenzione: ho detto che sono un punto di partenza, non un punto di arrivo!
    Ne cito solo alcuni ma ne esistono molti altri:
    • Il CICAP è il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, voluto da Piero Angela nel 1989 e costantemente attivo.
    • bufale.net si occupa di verificare le notizie, soprattutto quelle circolanti nei Social e in particolar modo su Facebook.
    • butac.it è un altro sito di lotta contro le bufale.
    • Bufalopedia è un catalogo di indagini antibufala compilato da Paolo Attivissimo ed Elena Albertini.
    • Medbunker è un blog sulle bufale che riguardano la medicina del medico chirurgo Salvo Di Grazia.

Ma, a parte questo, corro altri rischi?

Potresti dirmi che in fondo le bufale ti divertono e che vuoi continuare a leggerle. Ma la tua disinformazione e quella delle persone che cliccheranno sulle tue condivisioni non sono l'unico rischio, né il più grave.

Infatti, non sono rari i casi in cui titoli sensazionali sono utilizzati per procurarsi vittime da infettare con virus informatici che possono far danni sul tuo computer oppure rubare i tuoi dati personali e sensibili, oppure per addebitarti decine di Euro sulla scheda telefonica o sulla carta di credito.

Se non bastassero i precedenti questo mi sembra un ottimo motivo per evitare di cliccare e condividere questi link "a rischio".

Conclusioni

Il messaggio è semplice: non fermarti al singolo articolo su un blog, non cedere alle facili e a volte confortanti "emozioni" che l'articolo può suscitare, non limitarti alla lettura delle notizie che confermano le tue convinzioni ma ascolta sempre tutte le campane, raccogli dati, verifica sempre le fonti e costruisci una tua opinione, senza accontentarti di prendere in prestito quella di un altro, neanche la mia!

Pur essendomi fatto un'opinione su questi argomenti, non ho intenzione di confermare o smentire le notizie sulle scie chimiche, sull'omeopatia, sui vaccini che provocano l'autismo, sui miracoli di Lourdes, sull'influenza degli astri sulle nostre vite, sul bicarbonato che cura il cancro e altre cose del genere. Lascio volentieri questo compito alle persone competenti nei singoli settori.
Avevo però il desiderio d'invogliarti a non subire passivamente tutto ciò che ti arriva da Internet e dai media in generale e, soprattutto, desideravo stimolare la tua curiosità nell'approfondire gli argomenti che t'interessano ascoltando tutte le "campane".

E se mi hai letto fin qui, forse ci sono riuscito.

Un ultimo consiglio: quando vuoi sapere se qualcuno (anche te stesso) è convinto di qualcosa per motivi razionali, scientifici, chiedigli «C'è un fatto che, se si dimostrasse vero, ti convincerebbe che ti stai sbagliando?».
Se non sarà in grado di risponderti, sarai abbastanza sicuro che quella persona è convinta più per fede che per motivi razionali.
Se, invece, sarà in grado di fornirti almeno una possibilità di falsificazione, allora avrai buoni motivi per fare ricerche, con lo scopo smontare la convinzione di quella persona... o magari accorgerti che eri tu in errore.

Potresti essere interessato a leggere anche il mio articolo Smartphone in regalo? È una BUFALA e una TRUFFA!.

Aggiornamento del 25/02/2018: "Le Iene" hanno mandato in onda un servizio interessante sull'argomento fake news dal titolo "Come si fa e quanto rende una fake news". T'invito a guardarlo.

Fabio Donna